DOG VILLAGE Sesto Fiorentino
a Sesto Fiorentino, provincia di Firenze! Siamo l'Associazione Animalista DOG VILLAGE, un gruppo di persone che gestisce un CENTRO di ACCOGLIENZA per cani in difficoltà, un grande SPAZIO RICREATIVO e RELAX per i cani e per i soci. Offriamo la possibilità di svolgere ATTIVITA’ DI VOLONTARIATO ANIMALISTA e l'utilizzo di Spazi-Orto sociali, con vigne, e alberi da frutto! Cerchiamo volontari (anche da formare!) e persone volenterose per avere un verde rigoglioso!!!
domenica 9 gennaio 2011
Eccoci, non ci siamo mai allontanati veramente...
...abbiamo solo avuto molto da fare!!!
Dopo una lunga pausa di...tantissime avventure...eccoci di nuovo sul nostro Blog, ancora nuovo direi, anzi, rinnovato nella grafica e...perché? Beh, giusto per scrivere un po' di buoni propositi: utilizzeremo di più internet, ci faremo conoscere, condivideremo le nostre esperienze, permetteremo di esplorare ciò che chiamiamo DogVillage e daremo modo di farci consigliare su cosa e come migliorare!
mercoledì 22 ottobre 2008
Noi ci siamo...
L’associazione ”DOG VILLAGE associazione senza fine di lucro” è stata costituita a Firenze il 20/10/2000 con atto registrato presso l’Ufficio del Registro di Firenze. Ha sede legale in Via di Collodi, a Firenze (FI). L'amministrazione, la rappresentanza legale e la firma spettano al socio fondatore e Presidente signora Donati Maria nata a Firenze il 2/09/1945.
L’associazione, apolitica ed apartitica, non persegue fini di lucro ma si propone lo scopo di tutelare cani, gatti e tutti gli animali domestici da affezione e di promuovere la cultura animalista. Gli associati sono amanti degli animali che hanno deciso di impiegare il loro tempo libero a servizio degli animali, bisognosi di cure e di affetto.
L’associazione DOG VILLAGE, con il prezioso aiuto di volontari ed associati, raccoglie animali abbandonati, sequestrati dalle pubbliche autorità, cucciolate in bisogno, esuberi da strutture pubbliche, presta le cure necessarie, le riabilitazioni e le rieducazioni e trova loro una collocazione presso i soci e presso privati, o nei casi più disperati adotta direttamente.
La struttura è completamente no-profit per cui, per garantire la qualità del servizio, accanto al rifugio per gli animali di strada e abbandonati abbiamo coniugato l’opportunità, servizi e iniziative per i cani di casa e per gli animali fortunati.
Ampi recinti senza gabbie, affinché i cani stiano liberi in una città a misura di cane, in un luogo in cui animali e persone si possono incontrare e condividere uno spazio in armonia.
Dove i cani “ricchi” pagano per quelli “poveri”, i cani da laboratorio e quelli da combattimento vengono riabilitati, gli animali disabili vengono accolti e fanno movimento accompagnato e terapie riabilitative.
Dove chi ha un padrone e chi no sono trattati egualmente con la stessa giustizia e con dignità. Dove si costruisce una cultura nuova, di rispetto per la vita, e si crede, un giorno, dopo aver gettato tanti semi al vento, di poter finalmente veder fiorire il cielo. Assomiglia più ad un’oasi naturalistica più che ad un canile vero e proprio. Almeno nelle nostre intenzioni e nei sogni migliori.
Il nostro progetto pareva completo, migliorabile ma completo, avevamo poco spazio ma ben organizzato; poi nel settembre 2006 ci hanno comunicato che il terreno era stato sottoposto ad esproprio per pubblica utilità, della Italferr spa, per favorire l’ampliamento della rete ferroviaria, tutto pareva perso entro il 31/12/2006 avremmo dovuto abbandonare la nostra comoda sede.
Dal limitrofo Comune di Sesto Fiorentino, inaspettatamente ci furono offerte delle opportunità, l’Assessore all’Ambiente e l’Assessore all’Urbanistica, animalisti sinceri, si sono prodigati a trovarci una sistemazione.
Sembrava potessero trovarci uno spazio comunale in disuso che avremo potuto rivalutare e adattare ai nostri bisogni.
Fummo però costretti ad accantonare quell’ipotesi, ma ci furono segnalate le aree in cui avremo potuto cercare un terreno.
L’iniziativa pareva comune, Sesto Fiorentino aveva bisogno di una struttura di transito dove appoggiare animali bisognosi in attesa di essere affidati, e la nostra associazione aveva certo le caratteristiche per meglio gestire e fattivamente risolvere tali esigenze.
Le nostre strutture, non certo da canile, parevano essere condivise dai responsabili del Comune che comunque non aspirava a più di una decina di spazi a loro disposizione.
Fummo così indirizzati nell’area della Piana di Sesto, lì quando il piano di rivalutazione si sarà sbloccato (“Il Parco della Piana - ha detto il presidente della Regione Claudio Martini - dovrà assumere un ruolo di riqualificazione ambientale in grado di valorizzare il sistema colline-pianura-fiume e di mettere in relazione le periferie urbane dei comuni della piana fiorentina. Dovrà equilibrare un'area sulla quale sorgono importanti infrastrutture e servizi a vantaggio di tutta la collettività e dare una identità paesaggistica e ambientale”).
E noi allora abbiamo trovato il terreno, lo abbiamo preso in locazione e abbiamo impiantato il minimo delle strutture necessarie per l’accoglienza degli animali.
La realtà era ancora un po’ da migliorare, ma la via sembrava tracciata, volevamo un luogo da visitare, da vedere, non da tenere nascosto. Pieno di sorprese. L’area del parco-canile ove sono custoditi gli animali “reietti”. Quelli più sfortunati e quelli tradizionalmente meno amati dalla nostra cultura e sensibilità, meno pregiati e più maltrattati in assoluto. Il rifugio in cui sono accolti e salvati dal maltrattamento e dai laboratori, vivere in pace, circondati da cure amorevoli, liberi poi di morire di vecchiaia.
Volevamo un luogo dove animali e persone condividono uno spazio in armonia con la natura, dove i cani “reietti” non vivano isolati ma integrati nell’affetto e nella compagnia dei cani più fortunati, che in questo luogo trovano il piacere di una passeggiata, di una corsa o di un gioco con i loro padroni, condivisi con i fratelli meno fortunati. Un luogo dove possano essere sovvertite le sorti dei cani da laboratorio e di quelli da combattimento che vengono riabilitati, e degli animali disabili che qui vengono accolti e seguiti con amorevoli cure. Un luogo dove la necessità e l’urgenza venga superata, non dove il ricovero sia strumentalizzato, dove gli animali transitino per trovare la definitiva accoglienza presso persone che si prendano realmente cura di loro. Un luogo dove anche i padroni più sfortunati possano trovare un appoggio per non essere costretti ad abbandonare i loro fidi amici.
L'Associazione Dog Village c'è. Accoglie circa 30 cani, ha quasi 70 soci. Ci siamo fidati delle promesse delle Istituzioni, ci siamo accollati le spese e le responsabilità, siamo stati accomodanti ma sempre più spesso veniamo disillusi, multati, ostacolati. Non possiamo e non vogliamo perdere la nostra forte motivazione, ma oggi più che mai ci serve aiuto, aiuto da tutti voi. Noi ci siamo...
DOG VILLAGE
L’associazione, apolitica ed apartitica, non persegue fini di lucro ma si propone lo scopo di tutelare cani, gatti e tutti gli animali domestici da affezione e di promuovere la cultura animalista. Gli associati sono amanti degli animali che hanno deciso di impiegare il loro tempo libero a servizio degli animali, bisognosi di cure e di affetto.
L’associazione DOG VILLAGE, con il prezioso aiuto di volontari ed associati, raccoglie animali abbandonati, sequestrati dalle pubbliche autorità, cucciolate in bisogno, esuberi da strutture pubbliche, presta le cure necessarie, le riabilitazioni e le rieducazioni e trova loro una collocazione presso i soci e presso privati, o nei casi più disperati adotta direttamente.
La struttura è completamente no-profit per cui, per garantire la qualità del servizio, accanto al rifugio per gli animali di strada e abbandonati abbiamo coniugato l’opportunità, servizi e iniziative per i cani di casa e per gli animali fortunati.
Ampi recinti senza gabbie, affinché i cani stiano liberi in una città a misura di cane, in un luogo in cui animali e persone si possono incontrare e condividere uno spazio in armonia.
Dove i cani “ricchi” pagano per quelli “poveri”, i cani da laboratorio e quelli da combattimento vengono riabilitati, gli animali disabili vengono accolti e fanno movimento accompagnato e terapie riabilitative.
Dove chi ha un padrone e chi no sono trattati egualmente con la stessa giustizia e con dignità. Dove si costruisce una cultura nuova, di rispetto per la vita, e si crede, un giorno, dopo aver gettato tanti semi al vento, di poter finalmente veder fiorire il cielo. Assomiglia più ad un’oasi naturalistica più che ad un canile vero e proprio. Almeno nelle nostre intenzioni e nei sogni migliori.
Il nostro progetto pareva completo, migliorabile ma completo, avevamo poco spazio ma ben organizzato; poi nel settembre 2006 ci hanno comunicato che il terreno era stato sottoposto ad esproprio per pubblica utilità, della Italferr spa, per favorire l’ampliamento della rete ferroviaria, tutto pareva perso entro il 31/12/2006 avremmo dovuto abbandonare la nostra comoda sede.
Dal limitrofo Comune di Sesto Fiorentino, inaspettatamente ci furono offerte delle opportunità, l’Assessore all’Ambiente e l’Assessore all’Urbanistica, animalisti sinceri, si sono prodigati a trovarci una sistemazione.
Sembrava potessero trovarci uno spazio comunale in disuso che avremo potuto rivalutare e adattare ai nostri bisogni.
Fummo però costretti ad accantonare quell’ipotesi, ma ci furono segnalate le aree in cui avremo potuto cercare un terreno.
L’iniziativa pareva comune, Sesto Fiorentino aveva bisogno di una struttura di transito dove appoggiare animali bisognosi in attesa di essere affidati, e la nostra associazione aveva certo le caratteristiche per meglio gestire e fattivamente risolvere tali esigenze.
Le nostre strutture, non certo da canile, parevano essere condivise dai responsabili del Comune che comunque non aspirava a più di una decina di spazi a loro disposizione.
Fummo così indirizzati nell’area della Piana di Sesto, lì quando il piano di rivalutazione si sarà sbloccato (“Il Parco della Piana - ha detto il presidente della Regione Claudio Martini - dovrà assumere un ruolo di riqualificazione ambientale in grado di valorizzare il sistema colline-pianura-fiume e di mettere in relazione le periferie urbane dei comuni della piana fiorentina. Dovrà equilibrare un'area sulla quale sorgono importanti infrastrutture e servizi a vantaggio di tutta la collettività e dare una identità paesaggistica e ambientale”).
E noi allora abbiamo trovato il terreno, lo abbiamo preso in locazione e abbiamo impiantato il minimo delle strutture necessarie per l’accoglienza degli animali.
La realtà era ancora un po’ da migliorare, ma la via sembrava tracciata, volevamo un luogo da visitare, da vedere, non da tenere nascosto. Pieno di sorprese. L’area del parco-canile ove sono custoditi gli animali “reietti”. Quelli più sfortunati e quelli tradizionalmente meno amati dalla nostra cultura e sensibilità, meno pregiati e più maltrattati in assoluto. Il rifugio in cui sono accolti e salvati dal maltrattamento e dai laboratori, vivere in pace, circondati da cure amorevoli, liberi poi di morire di vecchiaia.
Volevamo un luogo dove animali e persone condividono uno spazio in armonia con la natura, dove i cani “reietti” non vivano isolati ma integrati nell’affetto e nella compagnia dei cani più fortunati, che in questo luogo trovano il piacere di una passeggiata, di una corsa o di un gioco con i loro padroni, condivisi con i fratelli meno fortunati. Un luogo dove possano essere sovvertite le sorti dei cani da laboratorio e di quelli da combattimento che vengono riabilitati, e degli animali disabili che qui vengono accolti e seguiti con amorevoli cure. Un luogo dove la necessità e l’urgenza venga superata, non dove il ricovero sia strumentalizzato, dove gli animali transitino per trovare la definitiva accoglienza presso persone che si prendano realmente cura di loro. Un luogo dove anche i padroni più sfortunati possano trovare un appoggio per non essere costretti ad abbandonare i loro fidi amici.
L'Associazione Dog Village c'è. Accoglie circa 30 cani, ha quasi 70 soci. Ci siamo fidati delle promesse delle Istituzioni, ci siamo accollati le spese e le responsabilità, siamo stati accomodanti ma sempre più spesso veniamo disillusi, multati, ostacolati. Non possiamo e non vogliamo perdere la nostra forte motivazione, ma oggi più che mai ci serve aiuto, aiuto da tutti voi. Noi ci siamo...
DOG VILLAGE
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